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Arco Motor University Team: il team alla base del successo di Alvaro Diaz

Tuesday, 18 October 2022 06:01 GMT

Il trionfo del pilota valenciano nel WorldSSP300 rappresenta il culmine di un progetto nato da una collaborazione leggermente inaspettata: un gruppo di giovani ingegneri, un’università e una fabbrica di valvole industriali

Dopo una brillante stagione Alvaro Diaz è il nuovo campione del mondo nel Campionato del Mondo FIM Supersport 300, un successo che ha visto un lavoro fondamentale da parte dell’Arco Motor University Team. La storia del team è senza dubbio diversa rispetto a quella di altri team che fanno parte del Campionato del Mondo dal momento che è nato sei anni fa dal progetto di un gruppo di studenti di ingegneria dell’Università Politecnica di Valencia. Duro lavoro, grande fiducia in un pilota ed eccezionali sinergie professionali per questo team che ora è un vero punto di riferimento nel WorldSSP300.

 

TRIPLO IMPEGNO: team, università e fabbrica

Arco Motor University Team: un nome emblematico. La sede del team e la sua base operativa si trovano in uno dei due magazzini di Arco Valves, azienda industriale di Valencia specializzata nel design e nella realizzazione di sistemi di installazione di acqua, gas e calore. Guidata dalla famiglia Ferrer, la collaborazione di Arco è stata molto importante nella crescita del team dato che realizza la progettazione e i pezzi che poi il team testa sulle sue moto.

Molto importante anche la collaborazione con l’Università Politecnica di Valencia dove si sono formati i membri del team e che ospita il secondo quartier generale in termini di logistica. È da qui che muove i suoi passi il progetto legato allo sviluppo dei giovani talenti e che 'nascono' i piloti che poi salgono in sella alla YZF-R3.

 

DALL’UNIVERSITÀ ALLA PISTA: ed è subito un bel successo

Antonio Molina, Team Manager, spiega come è venuta a crearsi questa particolare dinamica: “Quando è partito il progetto, ovvero nel 2017, la maggior parte di noi stava completando il percorso di studi. Eravamo un gruppo di studenti di ingegneria dell’Università Politecnica di Valencia. Ci stavamo occupando della realizzazione di un prototipo di una Moto3™ per prendere parte a una competizione universitaria. In quell’anno nacque il WorldSSP300 e abbiamo pensato che, nonostante fossero presenti team più esperti rispetto al nostro, questo potesse esserci di aiuto per imparare velocemente e per ompetere con maggiore equilibrio”.

Il team scese così in pista nel campionato spagnolo Supersport 300 con Samuel Di Sora come pilota principale e con lo stesso Molina come secondo pilota. “Provavo i pezzi che poi venivano passati ai piloti” ricorda il Team Manager. Fu subito un gran successo dato che nel 2017 arrivò il titolo mondiale con Di Sora. Molina aggiunge: “Quell’anno abbiamo accolto un pilota molto giovane come Alvaro Diaz che aveva 14 anni e che aveva corso con Aspar. Abbiamo scommesso su di lui andando avanti anno per anno”.

 

DAR VITA A UN PROGETTO VINCENTE: la crescita di Diaz

Nel 2018 e nel 2019 Diaz ha acquisito tanta esperienza nel campionato spagnolo Supersport 300 mentre il team ha intensificato la sua preparazione tecnica grazie a un accordo con PCO Motor Laboratory e Yamaha per sviluppare da soli le moto. In pista la moto Kawasaki ha fatto la voce grossa ed è stata difficile da battere. Molina ha detto: “Nel 2017 a vincere sono stati Marc Garcia e Yamaha ma contro la Ninja 300. L’arrivo della Ninja 400 ci ha costretto a svolgere un lavoro ingegneristico e di ricerca e sviluppo per avere delle moto competitive”.

Nel 2020 il team si è unito al Motoxracing Yamaha WorldSSP300 come parte del suo staff tecnico e rinunciando agli emolumenti per far sì che Alvaro Diaz potesse correre nel Campionato del Mondo mentre sono riusciti anche a gestire le Yamaha di Bahattin Sofuoglu, ora in lotta per la top-ten nel WorldSSP, e del polacco Daniel Blin.

“È stato l’anno del Covid e non è andato bene in termini di risultati per Alvaro,” spiega Molina. “Abbiamo deciso di proporgli un’altra stagione nel campionato spagnolo per il 2021 dicendogli che se avesse vinto, poi l’anno successivo sarebbe tornato nel Campionato del Mondo. E ha vinto anche se è stata una stagione molto combattuta”.

Ciò che è successo nella stagione 2022 è storia: il 19enne si è affermato come uno dei migliori talenti a livello mondiale e con un futuro promettente davanti a sé.

 

COSA CI ATTENDE: salto nel WorldSSP e difesa del titolo nel WorldSSP300?

Dopo aver vinto il titolo nel WorldSSP300, l’Arco Motor University Team sta già pianificando il prossimo step in ambito mondiale che include sia la difesa del mondiale e anche il passaggio al World Supersport. “Certamente avremo un team nel WorldSSP300,” spiega il Team Manager. “Stiamo valutando se schiereremo due piloti, non è ancora certo. Uno di loro potrebbe essere Unai Calatayud e ci piacerebbe avere un altro pilota con prospettiva internazionale. Ne stiamo parlando con Yamaha. Il nostro obiettivo è, anno dopo anno, vincere questo Campionato”.

Nel WorldSSP il team sarà presente come anche il suo campione del mondo nel WorldSSP300. “Non sappiamo ancora se con il nostro team o in collaborazione con un altro team. Stiamo parlando con Motoxracing per stabilire una collaborazione con loro, forse integrando la nostra parte tecnica nella loro struttura”, spiega Molina. “Il sogno di Alvaro è continuare in questo sport e di correre nel WorldSSP con una Yamaha, con una moto ufficiale per poter lottare e gli piacerebbe farlo con le persone che lo hanno portato a questo punto e che hanno scommesso su di lui. Dopo aver vinto il campionato spagnolo prima e ora il mondiale, penso che si sia meritato il diritto di essere un pilota su cui scommettere”.

 

Il team dietro al team

Andiamo a vedere chi c’è alla base del successo del team: la maggior parte degli ingegneri che fanno parte del team si è laureata negli ultimi tre anni. Oltre a Molina sono presenti Carlos Zafra, ingegnere meccanico e direttore tecnico dal via del progetto che ora si occupa della progettazione e della produzione di parti. Javier Varneto, ingegnere industriale, si occupa della telemetria mentre Juan Ferrandiz è un ingegnere meccanico e ha il ruolo di capo meccanico. Miguel Collados è un altro ingegnere meccanico e si sporca le mani come meccanico. La struttura vede la presenza anche di altri ingegneri meccanici come Nacho Sanchis e Pablo Culla. Un gruppo formato in tutto da 12 persone.

 

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